L’infedeltà ai tempi dello smartphone

Come la tecnologia ha cambiato le relazioni extraconiugali in Italia.

 

Il 53% degli italiani pensa che sia impossibile avere una relazione extraconiugale senza smartphone. Il 74% degli amanti comunica solo per iscritto. E in Europa, il 35% degli infedeli fa più sexting che sesso.
Ecco come sono cambiate le relazioni adultere ai tempi dello smartphone.

 

In un mondo sempre più iperconnesso, lo smartphone è diventato uno strumento indispensabile nella vita di tutti i giorni. E in Italia ancora di più. Secondo l’ultimo rapporto We Are Social, infatti, l’Italia è il terzo paese al mondo per penetrazione dei dispositivi mobili, con l’85% della popolazione che utilizza uno smartphone.

Da un punto di vista culturale, l’impatto dei mobile device è stato senza precedenti: ha radicalmente cambiato il modo di comunicare, di scrivere, di parlare, di relazionarsi, permettendo la gestione di relazioni (personali, lavorative, romantiche) più numerose che in passato. Incluse quelle extraconiugali. Azzerando i tempi e le distanze, la tecnologia permette agli amanti di rimanere in perenne contatto. Ma, paradossalmente, ha reso la loro relazione più virtuale che mai.

Gleeden, il sito leader in Europa per gli incontri extraconiugali con oltre 3 milioni e mezzo di membri iscritti, ha condotto uno studio a livello europeo con lo scopo di analizzare in dettaglio l’impatto dello smartphone sulle relazioni extraconiugali e di comprendere il comportamento e le abitudini digitali degli infedeli 3.0.

Lo smartphone facilita davvero la nascita e le gestione delle relazioni adulterine o, al contrario, le ha rese più virtuali ed effimere che mai?

 

Senza telefonino la scappatella non si fa

Ogni minuto, 2 italiani su 3 si connettono a internet dal proprio telefono; 6 minuti di ogni 10 sono spesi per utilizzare app di messaggistica istantanea; il 63% degli italiani utilizza app di dating. Questi sono solo alcuni dei dati che saltano all’occhio leggendo gli ultimi rapporti Deloitte 2016 e comScore 2017. Non sorprende quindi che l’Italia risulti il paese più tecnologicamente avanzato anche in materia di relazioni extraconiugali.

Secondo il rapporto di Gleeden, il 75% degli infedeli italiani ritiene che lo smartphone sia uno strumento indispensabile per la buona riuscita di un’avventura clandestina. Anzi, il 53% senza smartphone non saprebbe nemmeno portare avanti una scappatella. Soprattutto le donne, incapaci nel 68% dei casi.

Il dato non deve sorprendere, in particolare se si pensa a come è cambiato oggi il modo di comunicare. E tra infedeli ancora di più. Nel 2017 il 66% degli scambi avviene quasi esclusivamente con messaggi istantanei (se si contano anche gli SMS tradizionali la percentuale sale al 74%). Da qui il carattere di indispensabilità dello smartphone, senza il quale gli infedeli non saprebbero come restare in contatto.

In Italia, infatti, se gli amanti si sentono con frequenza quotidiana (il 74% si scrive tutti i giorni), riescono ad incontrarsi solo 1 volta a settimana (8%). Molto meno spesso dei cugini francesi, spagnoli e tedeschi. Il resto del tempo con l’amante lo passano al telefono, al quale accedono di nascosto in ufficio (gli uomini, 68%) o in macchina (le donne, 64%).

 

Sexting con Telegram, ecco come si consuma l’infedeltà in Italia

Ma qual è l’utilizzo principale dello smartphone all’interno della relazione adulterina? A quanto pare, per gli italiani sarebbe il sexting (41%). In particolare le donne, con il 49% che utilizza il proprio telefonino per inviare foto e messaggini piccanti. Il 34% lo utilizza per cercare luoghi discreti in cui incontrarsi, mentre per un buon 26% è indispensabile per prenotare il ristorante o la camera d’albergo in cui consumare i propri momenti infedeli.

Ma se il telefonino ha un ruolo così importante nella vita segreta degli amanti, esso finisce per immagazzinare una quantità non indifferente di informazioni compromettenti. Da qui la necessità di proteggerne a tutti i costi la privacy.

E anche in questo caso l’Italia emerge come il paese tecnologicamente più avanzato: a differenza dei cugini francesi, tedeschi e spagnoli, l’Italia spicca per il massiccio utilizzo di Telegram (41%), che permette l’invio di messaggi che si autoeliminano dopo un certo lasso di tempo. Così non sorge la necessità di doverli cancellare, visto che, stando al dossier, gli italiani in questo sembrano essere particolarmente sentimentali: solo il 14% ammette di cancellarli con regolarità, percentuale più bassa tra i paesi intervistati.

Tornando alle abitudini che ci rendono i più tecnologici, si segnala la piccola – ma comunque più alta – percentuale che utilizza app per nascondere foto o messaggi compromettenti (7%) come CATE o Vault Mobile. E sempre l’Italia è il paese con la più alta percentuale di infedeli che utilizza servizi per la creazione di alibi (celebri Tradimento.net e SOS Alibi), in particolare gli uomini (21%), e si posiziona solo dopo la Spagna per la pratica di utilizzare il telefono per geolocalizzare il partner (9%).

 

Sesso reale VS incontri reali: in Europa il 35% fa più sexting che sesso

In generale il dossier di Gleeden evidenzia una tendenza verso la virtualizzazione del rapporto extraconiugale: gli amanti si scrivono ma non si vedono. Anche la telefonata oggi è molto meno utilizzata. Sarà per la paura che ci hanno inculcato le intercettazioni telefoniche, tant’è che solo il 10% degli intervistati di tutti i paesi la usa come mezzo di comunicazione principale.

Ma il dato sicuramente più sorprendente – e forse preoccupante – è quel 35% di europei che, con l’amante, fa più sexting che sesso. In particolare in Germania, dove la percentuale sale al 60%. Ma anche in Spagna (42%) e, infine, in Italia (21% – 27% per gli uomini!).

Di questo passo il vero amante finirà per essere lo smartphone, a cui, ormai, non manca più nemmeno la parola.

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