Osservatorio Infedeltà 2016: +24% di relazioni extraconiugali rispetto al 2014 con una media di 5.4 amanti

Infedeltà

 

Gleeden dirama i dati IFOP sull’infedeltà in Europa nel 2016. Oggi si tradisce con più frequenza e con un maggior numero di persone, soprattutto dopo i 50 anni.

 

In due anni molto può cambiare. Almeno quando si parla di infedeltà. Solo nel 2014 il colosso del tradimento online Gleeden.comil più grande sito d’incontri in Europa dedicato esclusivamente a donne sposate o in coppia in cerca di avventure con oltre 3 milioni di iscritti – aveva commissionato a IFOP uno studio a livello europeo per capire la percezione nei confronti dell’infedeltà nei diversi paesi e determinare abitudini e comportamenti di chi vive o ha vissuto una relazione extraconiugale. Ne era uscito un quadro decisamente libertino, dove il 41% degli intervistati ammetteva di aver vissuto relazioni sessuali al di fuori della coppia e in cui l’Italia faceva da portabandiera con un tasso del 45%, il più alto d’Europa.
Oggi Gleeden coinvolge nuovamente l’Istituto di Opinione Pubblica per monitorare se e come è cambiata la situazione negli ultimi due anni. Stavolta i dati sono globali e coinvolgono un campione di 2.003 intervistati, sia uomini che donne, tutti sposati o in coppia.

 

24% di tradimenti in più rispetto al 2014 e +36% di donne infedeli

+24%. Questo il tasso di crescita del numero di relazioni extraconiugali in Europa rispetto al 2014. Se due anni fa “solo” il 41% degli intervistati dichiarava di aver tradito il partner ufficiale nel corso della propria vita, oggi la percentuale sale al 51%: questo significa che nel 2016 oltre la metà delle persone sposate o in coppia, ad un certo punto della loro vita, sono venute meno all’obbligo di fedeltà nei confronti del compagno/a.

Come prevedibile la percentuale è maggiore negli uomini, oggi il 56% contro il 49% del 2014 (+14%), dove un 29% dichiara addirittura di averlo fatto con frequenza. Ma anche se le donne continuano a tradire di meno, con un 45% di “sì” rispetto alla controparte maschile, il dato che davvero sorprende è che in soli 2 anni la percentuale di tradimenti femminili è aumentata del +36%: nel 2014, infatti, solo il 33% ammetteva di aver commesso peccato d’infedeltà.

D’altronde, che la percezione nei confronti del tradimento e della fedeltà coniugale sia cambiata negli ultimi due anni è testimoniato anche da alcuni fatti d’attualità, come la sentenza rivoluzionaria emessa dalla Corte di Cassazione francese a dicembre del 2015 che ha dichiarato l’infedeltà non più atto contro la morale, o la proposta di legge contro l’obbligo di fedeltà tra i coniugi sposati depositata dalla Senatrice Laura Cantini.

Tant’è che nello scenario restituito da IFOP c’è un altro dato che salta subito all’occhio: l’aumento del numero medio di amanti nel corso della vita. Se nel 2014 gli intervistati confessavano di aver tradito i vari partner ufficiali con circa 4,7 persone, oggi la media sale a 5,4 con un incremento del +15%. E il dato si riferisce al numero medio di persone con cui gli intervistati hanno ammesso di aver avuto un rapporto sessuale extraconiugale, poiché se si contano anche i baci clandestini la media sale a 6.5!

Ma quand’è che si può parlare tradimento? Qual è il limite che le persone in coppia devono oltrepassare per essere considerate fedifraghe? Tra gli atti che costituiscono fonte di infedeltà non figurano solo i più ovvi baciare alla francese e avere rapporti sessuali o orali con persone diverse dal partner, di cui oggi si dichiara colpevole il 49%, il 42% e il 18% degli intervistati, ma anche scambiarsi messaggi piccanti con un altro via chat o SMS, come ammette di fare il 47%. Complice il proliferare di app per incontri, lo scambio digitale è entrato di diritto nella classifica degli atti considerati tradimento. Tuttavia anche in questo caso si registra una maggiore apertura, come dimostrano i dati raccolti da un altro sondaggio Gleeden pubblicato qualche settimana fa: nel 2014 l’atto di chattare con un altro era condannato dal 54% degli intervistati. Oggi, invece la percentuale si abbassa al 42% (-22%). E anche in questo caso sono le donne ad essersi maggiormente “evolute” verso una visione più libera e aperta dei rapporti con l’altro sesso, con un 53% di “sì” contro il 63% registrato nel 2014.

 

Non più con gli sconosciuti: nel 2016 si tradisce nell’inner circle

Con chi si tradisce nel 2016? A chi ci si rivolge per appagare il desiderio di una scappatella extraconiugale? Anche in questo caso i dati IFOP riportano un cambiamento nelle abitudini degli infedeli di oggi.

Se alla domanda “con chi ha tradito il partner ufficiale?” il 50% degli intervistati risponde ancora “con uno sconosciuto” (-18% vs 2014), un buon 45% ammette invece di essere scappato tra le braccia di un amico/a (+36% vs 2014). In particolare le donne, che preferiscono rivolgersi a un conoscente nel 40% dei casi (contro il 36% che preferirebbe uno sconosciuto). Il 36% lo ha fatto con un/a collega (+29% vs 2014), mentre il 27% è ricascato tra le braccia dell’ex (nessuna variazione). Il 26% infine ha addirittura ammesso di aver ceduto alla tentazione con qualcuno di molto vicino al partner ufficiale, come il/la miglior amico/a (18%, +6% vs 2014) o addirittura un suo familiare (8%, +60% vs 2014).

Nel 2016 si tradisce con qualcuno che appartiene all’inner circle molto più spesso che in passato, quindi. Che siano amici, colleghi o semplici conoscenti, i fedifraghi di oggi preferiscono navigare in acque conosciute, come dimostra anche la classifica dei luoghi galeotti: il posto di lavoro (per il 45%), una festa a casa di amici (per il 37%), la palestra (23%).
Tutti luoghi “fisici”, che favoriscono il sorgere di amicizie “speciali” con persone che si ha modo di vedere, ascoltare, toccare. Sarà che, in un’epoca dove trascorriamo metà della nostra giornata online, si fa maggiore la volontà di costruire relazioni reali? A quanto pare sì, almeno quando si tratta di relazioni clandestine. Solo il 13% degli intervistati ha ammesso, infatti, di rivolgersi a internet per incontrare un possibile amante. Di questi, la maggioranza preferisce Gleeden, considerato il più affidabile e consigliato tra i tutti portali di incontri extraconiugali online (72%).

Per quanto riguarda invece i luoghi del tradimento, dove si rifugiano gli amanti clandestini nel 2016 per consumare la loro passione lontano da occhi indiscreti? La maggioranza (51%) continua a preferire l’abitazione dell’altro (-6%), mentre scende rispetto al 2014 la popolarità dell’hotel, oggi meta del 45% degli intervistati (-15%). Torna invece in auge l’automobile, in cui si ritrova il 42% (+100%), mentre il 41% di infedeli preferisce addirittura casa propria, in barba a ogni remora di discrezione (+3%)! Tra questi, le più sfacciate sembrano essere le donne: il 42% preferisce infatti la comodità del proprio letto alle lenzuola di un albergo o ai sedili di un’auto. Rispetto al 2014, infine, aumenta anche la percentuale di coloro che amano farlo in luoghi pubblici, oggi il 24% (+71%), o addirittura sul luogo di lavoro (15%, +50% vs 2014).

 

Dopo i 50 si tradisce di più

Professionisti, maturi e benestanti: questo il profilo sociodemografico degli infedeli di oggi tracciato da IFOP. Lo studio ha rilevato come il tradimento sia più frequente tra le persone sopra i 50 anni di età, sia uomini che donne. La percentuale di intervistati che hanno ammesso di aver avuto una o più relazioni sessuali fuori dalla coppia ufficiale, infatti, aumenta con la fascia d’età e si concentra maggiormente tra i 50-65 anni per lei (39%) e dai 65 anni in su per lui (59%).

Lo stesso trend in salita si registra a livello di ceto sociale e istruzione. I dati IFOP rilevano come il tasso di infedeltà salga con il titolo di studio e l’aumento del reddito, in particolare per gli uomini: la maggioranza degli uomini infedeli è laureata (52%) e appartenente a una categoria socio-economica alta (54%). Per quanto riguarda le donne, invece, la percentuale più alta si concentra nella cosiddetta media borghesia (46%). Tra le categorie professionali, infine, i traditori sono in prevalenza manager, imprenditori, commercianti oppure pensionati (in particolare gli uomini).

 

«I dati rilevati da IFOP tracciano uno scenario sull’infedeltà di oggi decisamente interessante. – commenta Sybil Shiddell, Responsabile della Comunicazione Italia di Gleeden. – È sorprendente come in soli due anni ci sia stato un aumento tanto significativo nella percentuale di persone infedeli. Questo è un chiaro segnale di come la società contemporanea stia evolvendo verso una visione sempre più laica e libera del rapporto di coppia, in cui tradire non significa necessariamente venir meno al rapporto di lealtà con il partner ufficiale – per non parlare di distruggere un matrimonio! – quanto più vivere un momento di distrazione, o prendersi una pausa piacevole dalla propria routine. D’altronde è quello che vediamo tutti i giorni su Gleeden, e i risultati dello studio non fanno altro che confermarlo. In due anni esatti siamo passati da 2 milioni di iscritti a oltre 3 milioni, con un boom della community italiana del +149%, che è passata da 350.000 membri a marzo 2014 a 870.000 oggi».

 
 

*Dati da Osservatorio Infedeltà IFOP 2016.

Exit mobile version